Secondo giorno. Una pausa fuori dal mulino, faccia al sole, seduta davanti al ruscello, la testa dentro alle storie del motel. I volti dei nostri personaggi si materializzavano in un gioco pareidolico di nuvole spumeggianti. Eโ il turno della nostra meravigliosa Adeline. Gianni finisce la registrazione: "Ehi Maf! Vieni a sentire Adeline!"
Entro in regia, indosso le cuffie davanti allo sguardo compiaciuto suo e di Mario.
"Ganzo. Ma dov'รจ quello originale? Quello della demo... quello della prima versione?"
"Oh perbacco, non penserai mica che lo rifaccia tutto a memoria... ma pure questo รจ ganzo!"
Sorrisi. Sรฌ era vero. Aveva suonato un grande solo, ma quello della demo era qualcosa di speciale, era il SUO soloโฆ Adeline ispirava il sogno e lui aveva avuto da sempre la magica intuizione.
Uscรฌ dallo studio e poco dopo lo ritrovai nella sala da pranzo del Mulino, alla luce brillante della piccola finestra, a ritrascrivere uno degli assoli piรน belli e musicali che Adeline potesse mai desiderare.
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